Devoxx 2009

Anche quest’anno, come ormai d’abitudine, si è tenuta l’edizione 2009 di Devoxx, l’appuntamento annuale della comunità Java in Europa.
Come al solito anche quest’edizione non ha deluso le aspettative con presentazioni di qualità e con speaker di indubbia notorietà.
Ringrazio il Jug Sardegna che anche quest’anno mi ha dato la possibilità di partecipare.
La mia è stata solo una toccata e fuga, e tutto sommato anche piacevole, considerato che quest’anno ad Anversa c’era quasi un clima temperato (intorno ai 13 gradi).
Ho avuto, subito, la fortuna di incontrare, proprio al banco di accoglienza, Stephan Janssen a cui ho portato i saluti di Fabrizio e dell’intero Jug Sardegna.
Stephan mi ha pregato di salutare tutto il Jug da parte sua.
Ritirato il pass ho fatto un giro veloce tra gli espositori presenti quest’anno e devo dire che non ho trovato grandi novità, anzi ho avuto l’impressione che l’atmosfera,
rispetto agli anni passati, fosse un po’ sotto tono.
Sono stato davvero un paio di ore, ma in questo tempo ho avuto la fortuna di vedere la presentazione di Ross Mason e della sua nuova creatura, ossia iBeans.
Devo dire che sono rimasto davvero impressionato dalla semplicità e dalla potenza che questo framework d’integrazione mette a disposizione dello sviluppatore.
Infatti consente, in modo davvero semplice e veloce, di far interagire un’applicazione web o con altre applicazioni web o con servizi esterni.
Ad esempio consente in modo semplice ed immediato di riceve e spedire email, messaggi JMS, sottoscrivere e pubblicare evnti ajax, e tante altre cose ancora.
Per chi voglia approfondire ecco il link: http://www.mulesoft.org/display/IBEANS/Home.
Ho visto poi la presentazione di Roger Kitain riguardo al nuovo component model presente nella specifica 2.0 di JavaServer Faces.
Roger ci ha mostrato quanto sia, abbastanza semplice, creare dei custom component e come aggiungere nuovi comportamenti ai componenti già presenti.
Tutto sommato, anche se davvero breve, la mia gita al Devoxx è stata davvero interessante e come al solito,
me ne torno a casa con il piacere di dover approfondire un bel po’ di conoscenze.

Andrea Bozzoni